Sul mio blog, dalla recensione di
questo libro in poi, ci sarà una nuova etichetta, o categoria se preferite. E
il titolo dell’etichetta è “Delitti misteri e indagini nella Città Eterna”. Si
intuisce facilmente che ci troverete riunite tutte le mie impressioni e suggestioni su gialli, thriller, noir et similia ambientati, in tutto o in
parte, nella Capitale; anche i miei post precedenti con lo stesso argomento potrete rintracciarli sotto questa etichetta.
E passiamo subito a un thriller
molto particolare,"Il quadro maledetto". Il protagonista non è né detective né poliziotto e
tanto meno giornalista. Theodor Klinsmann, professore tedesco di Heidelberg,
appassionato di cultura italiana, giunge a Siena per passarvi una parte del suo
anno sabbatico. E’ ospite della zia Greta, trasferitasi dalla Germania molti
anni prima. Theodor gira per le contrade incantate dei piccoli borghi toscani,
conosce nuovi amici e forse incontra l’amore. Ma a sconvolgergli l’esistenza
è il racconto di un quadro misterioso, che appare e scompare da una chiesetta
di Montalcino. Un quadro che nessuno ammette di aver mai visto, anzi di cui
tutti negano l’esistenza. Salvo poi trincerarsi dietro il divieto di parlarne perché
si tratta di un quadro maledetto, che porta alla follia coloro che lo vedono o
che lo cercano.
La ricerca di questo quadro porta
Theodor a Roma, città che conosce abbastanza bene. Qui inizia la parte più
avvincente e interessante della storia: insieme al protagonista si scoprono
luoghi particolari, piccole chiese antiche e poco conosciute, leggende
esoteriche. La caccia al tesoro, anzi al quadro, porta Theodor a scontrarsi con
persone sconosciute che lo ostacolano, sette misteriose, indizi inquietanti.
Un affresco di Roma assai diverso
da quello che siamo abituati a vedere, con riferimenti anche filosofici e
verità nascoste nei libri degli antiquari. Un thriller dal ritmo avvincente e
tuttavia colmo di spunti da approfondire per gli studiosi, e i curiosi, di Roma
e dei suoi misteri. E la professione dell'autore, Fabrizio Santi, insegnante di liceo al suo esordio letterario, influisce forse sulla parte "divulgativa" del romanzo. Il finale? All’altezza della storia e spiazzante insieme. Consigliato a chi cerca un
brivido freddo ma “colto” per le calde serate estive.
" Il quadro maledetto " ( 366 pp) lo trovate in due versioni cartacee e anche in e-book direttamente sul sito della Newton Compton Editori vedi qui