martedì 25 settembre 2018

" Una morte perfetta " di Angela Marsons, niente è come sembra anche per Kim Stone.






L’ambientazione scelta da Angela Marsons per il suo nuovo romanzo “ Una morte perfetta ”, quarto thriller con protagonista Kim Stone, non è certo delle più gradevoli. Ci troviamo al laboratorio di Westerly, sempre nella Black Country, dove si studiano all’aperto i cadaveri in decomposizione.

Ma dai cadaveri come oggetto di studio scientifico, si passa ben presto al cadavere di una giovane donna, che è stato abbandonato proprio in quel luogo, nonostante sia molto sorvegliato giorno e notte. Subito dopo un’altra giovane vittima viene ritrovata sul posto, ma stavolta si riesce a strapparla alla morte letteralmente per i capelli. Quando la ragazza si risveglierà in ospedale, non ricorderà nulla dell’accaduto e della sua vita precedente.

Sembra davvero un caso senza uscita: se si tratta di un serial killer, perché la scelta di abbandonare le vittime proprio in quel luogo, rischiando di essere scoperto e arrestato? E quale potrebbe essere il legame fra l’assassino e le sue vittime, e fra le stesse ragazze, che sembrano non avere niente in comune?

Kim Stone, ormai la conosciamo, non si perde d’animo. Al contrario si fa quasi suggestionare da Tracy Frost, la cronista di nera che le sta sempre con il fiato sul collo, fino a riaprire in contemporanea un cold case riguardante il cadavere di un uomo sconosciuto. A dire la verità il ruolo della giornalista non si limita, come nei romanzi precedenti, a quello della guastafeste che rischia di mandare all’aria le indagini delicatissime, e pericolose insieme, di Kim Stone. La quale ha, giustamente, una grande antipatia per Tracy, in parte per il suo insidioso impicciarsi nel suo lavoro, in parte per il suo modo di vestirsi e atteggiarsi.

Due primedonne dal carattere ostico, che hanno già fatto scintille a ogni contatto nei thriller di Angela Marsons. Ma allora perché stavolta Kim Stone, già indaffarata a risolvere il caso del serial killer, si lascia convincere a riaprire un caso che non dipende nemmeno dalla sua squadra? Forse perché il suo intuito le suggerisce che la Frost stavolta ha visto giusto. O forse perché, senza saperlo, le due donne hanno molto più in comune di quanto possano immaginare.

E improvvisamente Tracy Frost si trasforma, da giornalista invadente, a probabile vittima del serial killer su cui sta indagando Kim Stone. La detective dovrà, suo malgrado, lottare contro il tempo per salvare proprio Tracy Frost, e scoprirà durante le indagini qual è il segreto, anzi quali sono i segreti che la giornalista custodisce gelosamente.

Angela Marsons anche in questo romanzo ci tiene con il fiato sospeso fino all’ultimo, e i capovolgimenti di scena sono parecchi: niente è come sembra. Nello stesso tempo l’analisi psicologica dei vari personaggi è come sempre straordinaria, e i flash back nel passato delle due protagoniste non allentano la tensione, anzi la rendono più viscerale. Un ottimo, imperdibile, bestseller per tutti gli appassionati di thriller (e di Kim Stone) come la sottoscritta.



" Una morte perfetta " di Angela Marsons, edizioni Newton Compton, è un avvincente thriller di 380 pagine che leggerete in un soffio, disponibile sia in ebook sia in versione cartacea.





mercoledì 19 settembre 2018

" L'uomo sbagliato " di Salvo Toscano, e di quando in carcere finisce un innocente.







“ L’uomo sbagliato ” di Salvo Toscano è una nuova indagine affidata ai due fratelli Corsaro, l’avvocato Roberto e il giornalista Fabrizio. La coppia di protagonisti funziona bene nella narrazione: Roberto, più malinconico e riflessivo, nonostante la moglie e i figli che adora, mentre Fabrizio è un uomo che si definirebbe in siciliano “un fimminaro”, anche se a volte scivola nella depressione. E parlo di siciliano perché le vicende che narra Salvo Toscano sono ambientate a Palermo e dintorni, a riprova che il giallo siciliano gode di grande attrattiva (e successo di pubblico), in Italia e all’estero, dove i romanzi dello scrittore sono già stati tradotti.

In questo romanzo è il figlio di un ergastolano, Cosimo Pandolfo, a rivolgersi ai due fratelli per ottenere giustizia. E’ convinto che il padre, incarcerato quando lui era solo un bambino, sia innocente: non fu lui a uccidere il vicino di casa. Il colpevole, o presunto innocente, è comunque una persona assai sgradevole al di là del crimine per cui è stato condannato: alcolizzato, picchiava e maltrattava la moglie. 

Ma per questo motivo è giusto che sia condannato all’ergastolo mentre il vero colpevole è forse in circolazione? Fabrizio si sente toccato dalla vicenda, non solo come giornalista, ma perché anche lui in passato è stato ingiustamente accusato di omicidio. E se non fosse stato per il fratello avvocato, magari sarebbe stato condannato e incarcerato a vita...

I due Corsaro, indagando in modo parallelo, cominciano a credere che il figlio di Pandolfo sia nel giusto. La testimonianza di una donna in punto di morte costituisce la svolta nelle loro indagini, che però diventano sempre più complesse e pericolose. Infatti i due fratelli rischiano la loro incolumità e quella dei loro cari, perché il delitto porta a retroscena assai bui e complessi, che toccano soldati mercenari, missioni in Iraq, prostituzione minorile.

Salvo Toscano mette molta carne al fuoco in questo thriller, ma riesce a dosare il materiale con la sottile ironica malinconia che pervade i due protagonisti. Si comprende che Fabrizio (e penso anche l’autore) ha in antipatia la Juve e i suoi tifosi, grazie a un paio di sue frasi sibilline durante una sua trasferta a Genova per incontrare una collega giornalista, che l’aiuta nelle indagini. Ma lo perdono perché il giallo è brillante e si legge con piacere, la suspense è sempre elevata e si prova simpatia per i due fratelli e per gli altri personaggi che entrano nella vicenda.




" L'uomo sbagliato " di Salvo Toscano edizioni Newton Compton, 286 pagine per un romanzo giallo disponibile in cartaceo e in ebook. 


Recensione scritta originariamente per MilanoNera, la potete leggere sul sito cliccando qui