giovedì 17 settembre 2020

" Omicidio al Roadhouse " di James Ross, un hard boiled da non perdere.

 

                                                    




Nella prefazione a questo romanzo Joe R.Lansdale dice di ritenersi un figlio illegittimo di James Ross, pur avendo letto il libro solo molti anni dopo la sua uscita. E in effetti ci sono molte analogie fra lo stile e la tipologia dei personaggi di questi due scrittori.

In “ Omicidio al Roadhouse ” la voce narrante è quella di Jack MacDonald, un contadino oberato dai debiti a cui non sa come far fronte. Per caso gli capita un’offerta di lavoro da parte di Smut Mulligan, che lo vuole come cameriere/tuttofare nel Roadhouse che intende costruire accanto al suo distributore di benzina. Mulligan ha in mente un locale dove si possa mangiare, bere (soprattutto) e anche ballare grazie a un jukebox. Siamo nel Sud degli Stati Uniti, e lo vediamo anche da come sono considerati i neri dai loro datori di lavoro e da tutti in genere.

In questo noir sembrerebbe che il protagonista Jack riesca a risolvere i suoi problemi, lascia la casa ai debitori, cede i terreni che non producono più cotone, vende il mulo e si trasferisce nel Roadhouse in costruzione.

Il rapporto fra Jack e Smut è quello di un’amicizia che può durare finché entrambi ne ricavano guadagno ma, purtroppo, Smut, nella sua mania di grandezza, contrae debiti per i mobili, per l’arredamento dei bungalow (a disposizione delle coppie che vanno a ballare) e per tutta l’attrezzatura del Roadhuse.

Capita però che quando gli uomini bevono troppo, svelano segreti che dovrebbero tenere per sé. Così Smut scopre che un suo cliente custodisce parecchie migliaia di dollari sotterrati nel terreno attorno a casa sua.

Senza nemmeno spiegare prima a Jack in quale disavventura lo sta trascinando, Smut uccide l’uomo e trova il denaro, che però non spartisce con Jack. Non aggiungo altro alla narrazione della vicenda perché gli avvenimenti diventano sempre più tumultuosi pagina dopo pagina.

Il senso amaro di “ Omicidio al Roadhouse ” è che certe persone, con o senza soldi, con sogni più o meno grandi, non potranno mai elevarsi o trovare fortuna sulla loro strada. Un noir davvero accattivante che sarete costretti a leggere in breve tempo per scoprire come finisce la vicenda.


" Omicidio al Roadhouse " di James Ross, tradotto da Seba Pezzani, sono 382 pagine nude e crude in brossura o in ebook, per la casa editrice Perrone.



Recensione scritta originariamente per MilanoNera e infatti la trovate anche qui:



lunedì 7 settembre 2020

" Il primo cadavere " di Angela Marsons, la prima indagine di Kim Stone e la sua squadra.


                               




Esce in Italia il nuovo romanzo di Angela Marsons, scrittrice amatissima nel nostro Paese, tanto da aver vinto il Premio Bancarella 2020 con il suo  “Le verità sepolte”.

“ Il primo cadavere ” può essere considerato un prequel, perché ci racconta il primo incontro e i primi giorni di lavoro di Kim Stone, la protagonista, nella nuova stazione di polizia a Halesowen. Una nuova stazione dopo averne girate tante a causa del suo carattere non molto accomodante, vuol dire un nuovo capo, Woodword, e una nuova squadra da dirigere. 

Questo romanzo è quindi il libro ideale per chi vorrebbe iniziare a leggere i libri della Marsons, ma teme di non comprendere le dinamiche esistenti fra i vari personaggi e, soprattutto, il carattere di Kim Stone, non avendo letto i primissimi libri usciti in Italia. Ma è un romanzo adatto anche a chi, come la sottoscritta, ha letto nell’ordine tutti i suoi libri fin dall’inizio, perché qui ho scoperto dettagli sulle situazioni famigliari e sui caratteri dei personaggi che non erano mai stati narrati precedentemente.

Assistiamo così all’incontro di Kim Stone con il sergente Bryant, sicuro di sé e affidabile, una sicurezza come compagno di lavoro; poi il sergente Dawson, al contrario scansafatiche, arrogante e desideroso di fare carriera; e infine Stacey Wood, la giovanissima agente investigativa, esperta di ricerche al pc.

Naturalmente c’è anche l’indagine, il primo cadavere per la prima indagine della squadra, che ben presto si troverà a indagare su altri omicidi tutti legati dallo stesso filo rosso. Un’indagine che metterà a dura prova la squadra di Kim Stone, dapprima raccogliticcia, poi sempre più coesa ed efficace nel lavoro.

Nel romanzo entra anche una parte che tratta delle donne e dei bambini maltrattati, tema assai caro a Kim Stone (e ad Angela Marsons). Viene infatti raccontato di  un centro dove si nascondono e curano le vittime di violenza, in modo assolutamente gratuito, grazie alle donazioni di persone facoltose. E questo centro avrà un ruolo fondamentale nello svolgimento delle indagini.

“ Il primo cadavere “ è, come sempre nel caso della Marsons, un ottimo thriller dalla trama intricata e assicuro, senza fare spoiler, che solo alla fine scoprirete l’assassino. Inoltre chi non ha mai letto i libri dell’autrice, può cominciare da questo e poi leggere i precedenti anche non in ordine cronologico, oppure aspettare il prossimo come farà la sottoscritta!


" Il primo cadavere " di Angela Marsons, tradotto da Erica Farsetti, sono 206 pagine ad alto tasso adrenalinico, disponibili in versione ebook o cartacea per la Newton Compton Editori.



Questa recensione è stata scritta originariamente per MilanoNera e infatti la trovate qui


mercoledì 2 settembre 2020

" BERSAGLI " di Tony Kent, un avvincente legal thriller.

 




" Bersagli “ di Tony Kent è un avvincente legal thriller pieno di adrenalina. Il primo omicidio del romanzo dà i brividi al lettore e a tutta Londra: un famoso giudice in pensione viene ucciso e crocifisso  in casa sua. Poi tocca a un avvocato con lo stesso modus operandi.

L’ispettore capo Joelle Levy deve ripassare tutti i casi che le due vittime avevano in comune, e deve farlo con le poche risorse che lo stato assegna a Scotland Yard. L’obiettivo è trovare un nemico comune che sia uscito dal carcere e abbia deciso di vendicarsi di entrambi.

Durante le sue indagini la Levy incrocia la reporter tv Sarah Truman e il suo compagno Michael Devlin, un rampante avvocato di successo, entrambi con un passato doloroso alle loro spalle.

Michael Devlin sta difendendo un piccolo gangster, accusato di duplice omicidio, della cui innocenza è fermamente convinto. Deve quindi impegnarsi al massimo in tribunale, ma anche contemporaneamente nella ricerca dell’omicida seriale, perché questi arriva a colpire di nuovo e vicino a lui.

Il ritmo della narrazione è sempre elevato, ma è interessante anche leggere le digressioni con le quali l’autore ci spiega, in modo discorsivo, il complesso sistema legale britannico, come per esempio le differenze tra i vari barrister.

I colpi di scena sono molteplici, e l’omicida pare invincibile e inafferrabile. Non sarà per nulla facile per Joelle, Michael e Sarah riuscire a fermare il serial killer, soprattutto quando arriverà a minacciare proprio Michael e Sarah. Nello stesso tempo Michael sarà costretto a fare i conti con un’ombra nel suo passato, che risale ai tempi in cui lavorava come apprendista avvocato. 

In questo caso non tutto è bene quel che finisce bene: le ultimissime pagine del libro lasciano il lettore, giustamente, con l’amaro in bocca e con la speranza di leggere presto un terzo libro con gli stessi protagonisti. 



" Bersagli " di Tony Kent, edizioni Solferino, sono 432 pagine avvincenti, è disponibile in edizione brossurata o in ebook. 



Recensione scritta originariamente per MilanoNera e infatti la trovate anche qui