sabato 27 marzo 2021

" Lo specchio macchiato dal tempo " di Stefania Convalle, quando realtà e fantasia coincidono.

 






Ho centellinato le pagine di "Lo specchio macchiato dal tempo" di Stefania Convalle, come faccio sempre con i libri che so in anticipo che mi piaceranno. Sono entrata in punta di piedi nella vita dei personaggi: Alice, Minerva, Vittoria e tutti gli altri. Perché è così che Stefania Convalle ci fa conoscere i suoi personaggi, capitolo dopo capitolo, con profondità introspettiva e leggerezza insieme.

In questo modo, dato che non conosciamo i personaggi fino in fondo dall’inizio (e nemmeno loro conoscono se stessi veramente), si crea un mistero attorno a loro e alle loro vicende.

Alice è una cameriera, non possiede un cellulare ma la notte scrive a macchina (e non sappiamo cosa). Conosce Vittoria, una cliente assidua del ristorante dove lavora, e subito prova per lei affetto, senza sapere nulla della sua vita. Vittoria giocherà un ruolo importantissimo nella vita di Alice, per poi apparentemente sparire nel nulla.

Poi c’è Minerva, detta Minnie, un’attrice che sta interpretando un ruolo in un film che si sta girando, e questo ruolo sembra essere proprio la vita di Alice. Quando le due donne si incontreranno fortunosamente, la realtà e la fantasia della sceneggiatura del film si mischieranno, e il lettore si ritrova di fronte a una matassa un po’ ingarbugliata.

Con grande maestria l’autrice scioglie davanti ai nostri occhi tutti i nodi, e in modo assai verosimile. Così ci lascia meditare, capitolo dopo capitolo, sul senso della vita e sulla possibilità che ciascuno di noi possiede di cambiare il proprio destino.

Come in uno specchio macchiato dal tempo, Alice, Minnie e Vittoria riescono a vedere il proprio passato e scoprono che si può porre rimedio ai propri errori e intanto continuare a vivere in una Milano romantica che fa da contraltare a tutti i personaggi. 

Lungo tutto il romanzo scorre il filo rosso della maternità, a volte rifiutata, a volte cercata a ogni costo, più spesso una maternità che nasce fra persone che non hanno legami di sangue.

Stefania Convalle ci consegna un libro dal quale è difficile staccarsi, perché si ritrova un pizzico di noi stessi in ciascuno dei personaggi, che alla fine rimangono come persone in carne e ossa nei nostri pensieri.


“ Lo specchio macchiato dal tempo “ di Stefania Convalle, Edizioni Convalle, lo potete trovare in edizione cartacea dal sito della casa editrice o su IBS.



domenica 7 marzo 2021

" Una giornata di nebbia a Milano " di Enrico Vanzina, e la nostalgia letteraria per ogni lettore.

 




Il protagonista di "Una giornata di nebbia a Milano" è Luca Restelli. Anzi, i protagonisti sono due, perché c’è anche Finnekans (omaggio a Joyce); dietro questo pseudonimo l’autore ha celato Andrea G. Pinketts. 

E’ proprio lo scrittore milanese, prematuramente scomparso, a fare e disfare il caso. Perché di omicidio si tratta e l’assurdo è che il giornalista che deve scriverci un articolo è proprio il figlio della vittima. Giovanni Rastelli, anni sessantasei, morto ammazzato con 3 colpi di pistola in una giornata di nebbia in corso Vercelli. La nebbia a Milano, una rarità, ormai.

Il lettore si diverte molto, nonostante si tratti di un giallo con tutti i crismi, a seguire questa strana coppia di investigatori: l’uno con il padre ammazzato e la madre ritenuta colpevole, l’altro che ci trascina fra i più famosi autori di capolavori noir e non solo. 

E’ un libro molto colto, questo romanzo giallo di Enrico Vanzina, ma nel senso migliore del termine. Chi sa riconoscere tutti i riferimenti letterari sorride; chi non ha letto tutti i libri nominati da Finnekans prende nota per leggerli, finalmente.

E le suggestioni non sono solo letterarie, ma anche cinefile: la fidanzata di Luca, Valentina, insegna storia del cinema, e per spiegare l’amore tira in ballo niente meno che “ L’avventura “ di Michelangelo Antonioni. 

Così fra suggestioni cine-letterarie e girovagare nei locali preferiti da Finnekans alias Pinketts, non si riesce a capire se la madre di Luca sia veramente colpevole (esiste una testimone oculare) né perché avrebbe ucciso il padre.

Nel frattempo, come in tutte le migliori famiglie, Luca scopre che né suo padre né sua madre erano felici ed entrambi avevano i loro piccoli (o grandi) segreti.

Alla fine sarà proprio Finnekans a offrire a Luca la soluzione, o una delle soluzioni, perché la letteratura è a volte più vera della realtà.

Ma qui mi fermo e consiglio di leggere questo romanzo a chi ama la bella scrittura, a chi ha nostalgia di Milano con la nebbia e a chi ama Pinketts.



" Una giornata di nebbia a Milano " di Enrico Vanzina, 208 pagine godibilissime anche da chi non legge gialli, edizioni HarperCollins in brossura o ebook.



Recensione scritta originariamente per MilanoNera e infatti la trovate anche  qui: