lunedì 12 giugno 2017

" La fioraia del Giambellino " di Rosa Teruzzi o del trio di investigatrici scatenate.





Oggi voglio parlarvi de " La fioraia  del Giambellino " , romanzo finalista all'ottava edizione del PREMIO NEBBIAGIALLA per letteratura noir e poliziesca. E’ il secondo giallo scritto da Rosa Teruzzi che ha come protagonista il personaggio di Libera, ex libraia che per vivere confeziona estrosi bouquet da sposa nella zona del Giambellino a Milano. A dire la verità le protagoniste del romanzo sono tre, perché insieme alla madre Iole, eterna figlia dei fiori allergica alle convenzioni come alla biancheria intima, e a Vittoria, la figlia poliziotta, l’autrice ha creato una famiglia di investigatrici tutta al femminile.

Da un ex casello ferroviario Libera ha ricavato una casa per tutte e tre e anche la sua bottega-laboratorio, e la convivenza fra le tre donne non è certo facile: tanto è effervescente e libertina Iole, nonostante i quasi settant’anni, quanto riservata e pudica Libera, che è rimasta vedova molto giovane e con la figlia ancora piccola. Tocca proprio a Vittoria mediare fra le due, in parte perché è diventata poliziotta sulle orme del padre, e per questo esige il rispetto della legge e delle regole (o almeno così parrebbe), in parte perché fra le tre donne è la più pragmatica e dotata di buon senso. Infatti è costretta più volte a richiamare all’ordine sia la nonna sia la madre che, anche stavolta, si sono improvvisate detective dilettanti.

Nel nuovo romanzo a Libera viene commissionata la ricerca del padre da Manuela, una sua cliente che vuole conoscere suo padre prima di sposarsi. Questa “indagine “ riporta a galla nell’animo di Libera ricordi dolorosi sulla morte del marito, complice il ritrovamento di un biglietto anonimo con un appuntamento, scritto proprio nel giorno in cui l’uomo è stato ucciso. Libera si trova quindi a dover indagare contemporaneamente su due padri: uno scomparso, quello della sua cliente, e il padre di sua figlia.

Tuttavia la malinconia e i dubbi che pervadono l’animo di Libera nel romanzo sono ben diluiti in un clima scanzonato e allegro, grazie alla presenza di Iole e dei due spasimanti di Libera: Gabriele, che del marito era collega e migliore amico, e Furio, chef che lavora in un centro sportivo nelle vicinanze del casello.

Le atmosfere di una Milano di periferia, deserta in un agosto piovoso, sono un bel fondale per le avventure investigative delle tre donne, così come le escursioni nella vicina Brianza e in Valsassina, meta privilegiata delle vacanze montane dei milanesi qualche decennio fa.

Ma le indagini? Il giallo mantiene un suo ritmo, nonostante le divagazioni sentimentali delle tre donne, e arriva a un finale coerente ma assolutamente imprevedibile che lascia letteralmente a bocca aperta. E qui si vede l’esperienza di Rosa Teruzzi, che ha lavorato come giornalista a La Notte, e da anni è caporedattore del programma Tv Quarto Grado

Ma se il mistero sul padre di Manuela viene svelato, non altrettanto avviene per le circostanze nelle quali Saverio, il marito di Libera, è stato ucciso vent’anni prima. E questo ci fa intuire, con piacere, che presto potremo leggere un altro romanzo giallo con le tre insolite investigatrici. 


A proposito del PREMIO NEBBIAGIALLA, fra i quattro romanzi finalisti c'è anche  " Il turista " di Massimo Carlotto, che ho letto l'estate scorsa e amato molto (come tutti i libri di Carlotto...) e se non l'avete ancora fatto, potete leggere la mia recensione  qui


" La fioraia del Giambellino " di Rosa Teruzzi è stato appena pubblicato dalla Sonzogno ed è disponibile sia in ebook sia in versione cartacea in tutte le librerie e anche online. 



Recensione scritta originariamente per MilanoNera, la potete leggere anche sul sito qui





sabato 3 giugno 2017

" Il mistero della Cattedrale " e la scoperta di un'ampolla dal contenuto miracoloso.




" Il mistero della Cattedrale ", romanzo di esordio di Miriam Briotti, è un giallo avventuroso che si sviluppa su un fondale di ricerche storiche. Ci sono degli antichi documenti custoditi in una cassetta di sicurezza del British Museum a Londra, dove si descrive un’antica ampolla custodita nella cattedrale di Wells. Un cimelio che non ha solo un valore storico, ma con un contenuto segreto: il sangue di un sopravvissuto all'epidemia di peste del 1665, che partì da Londra e devastò il piccolo paese di Eyam, nella campagna inglese. Il professor Carlisle Higgins sta restaurando l’interno della cattedrale di Wells quando si ritrova fra le mani l’ampolla, che potrebbe servire a creare un vaccino per sconfiggere definitivamente la peste nel mondo. 

Il ritrovamento causa una serie di eventi sgradevoli e pericolosi, perché ci sono altre persone che vogliono impossessarsi di una eventuale cura contro la peste, con motivazioni assai più egoistiche e meschine. Ad aiutare il professor Higgins nei restauri ci sono alcuni  ricercatori, fra i quali anche una giovane italiana, Elena Gallo. La protagonista del romanzo risulta subito simpatica a chi legge: la passione per il suo lavoro di restauratrice, l’amore per i monumenti italiani e inglesi, l’impulsività e la sincerità sfacciata fanno da contraltare al carattere flemmatico e a volte naif del professor Higgins. Sarà proprio Elena insieme a Darren, il figlio del professore, ad aiutare Higgins nella ricerca della verità, rischiando sia la vita sia il suo lavoro.

Non voglio raccontarvi altro sulla trama, perché i colpi di scena sono parecchi, e coinvolgono anche le vite personali di Higgins, Darren ed Elena. E la scoperta di un vaccino non è più una mera ricerca scientifica quando la peste arriva in modo inatteso e minaccioso a colpire proprio gli abitanti del centro di Londra.

Nonostante il ritmo elevato e i numerosi cambi di scenario fra Londra, Wells, Eyam e persino New York, Elena rimane coinvolta anche sentimentalmente: dapprima si invaghisce e viene “sedotta e abbandonata” da un collega dell’equipe di restauratori. Poi si sente attratta sia da Higgins sia da suo figlio, ma i tre non riescono a chiarire i loro sentimenti e alla fine della vicenda Elena ritorna a casa, a Milano. Ho l’impressione che i tre siano destinati a incontrarsi nuovamente nel prossimo romanzo di Miriam Briotti.



Un giallo brillante e godibile, lo consiglio soprattutto a chi, come la sottoscritta, ama la storia, la cultura e i monumenti inglesi e non manca di fare una visita al British Museum quando visita Londra. Il libro esce in questi giorni per la Newton Compton Editori in versione sia cartacea sia ebook e potete acquistarlo direttamente anche  qui :