martedì 20 febbraio 2024

“ LA RAGAZZA DEL VATICANO. CHE FINE HA FATTO EMANUELA? “ di Massimo Lugli e Antonio Del Greco

 






Nel giugno del 1983 a Roma viene rapita Emanuela, una ragazza quindicenne cittadina del Vaticano. Con il passare dei giorni si moltiplicano le illazioni, le false piste e le telefonate con varie ipotesi, persino il terrorismo internazionale. Intanto c’è un grosso furto nelle cassette di sicurezza di una banca di Roma nord, una banca dove i VIP di tutta Roma conservavano gioielli, monete d’oro e documenti compromettenti. Il detective Alfonso Serrati è incaricato dell’indagine sul furto nel caveau, mentre preferirebbe indagare sul rapimento di Emanuela.

Le indagini sul furto procedono a ritmo serrato, ma anche le morti sospette di vari criminali non aiutano a trovare il bandolo della matassa. Come al solito Lugli e Del Greco ci avvolgono in un’atmosfera ad alto tasso di adrenalina, e le morti di questi delinquenti sono assai cruente. Eppure c’è una cassetta di sicurezza di cui non è stato reclamato il possesso, e la foto sulla documentazione inerente è palesemente falsa così come il nome.

Che cosa conteneva quella cassetta per causare, a quanto sembra, tutte queste morti? Documenti compromettenti con i quali personaggi delle alte sfere o addirittura del Vaticano potrebbero essere ricattati?

Fino alla fine il mistero si infittisce sempre di più, mentre le speranze di ritrovare Emanuela diminuiscono.

Va detto che una loro ipotesi sul destino di Emanuela, Lugli e Del Greco ce la offrono, proprio all’inizio del libro, ma non ve ne parlo per non spoilerare. Tutto quello che viene raccontato nel romanzo attiene a personaggi che hanno dei soprannomi che strappano una risata amara, e che in qualche modo hanno a che vedere con il rapimento di Emanuela. Gli autori ci tengono a far presente che le vicende che raccontano sono romanzate, ma non troppo, e che i personaggi della mala così come il clima che si respirava a Roma in quel periodo sono verosimili.

Massimo Lugli e Antonio Del Greco riescono come sempre ad incantare il lettore con le mirabolanti sventure dei loro disgraziati personaggi, sempre tenendo d’occhio la domanda “Che fine ha fatto Emanuela?”. Un libro imperdibile per chi vuole ritornare con il pensiero a quell’epoca tanto vituperata degli anni ‘80.




" La ragazza del Vaticano. Che fine ha fatto Emanuela? " di Massimo Lugli e Antonio Del Greco, è un giallo edito dalla Newton & Compton editori. Sono 320 pagine piene di adrenalina, e lo trovate in versione cartacea e in ebook.

 

 

lunedì 22 gennaio 2024

“ STELLE NERE “ di Maria Letizia Grossi, e le indagini della commissaria Valeria Bardi.

 




L’autrice scrive il suo terzo giallo con la commissaria Valeria Bardi, ma questo libro è gradevole da leggere anche per chi, come la sottoscritta, non ha letto i due  precedenti.

“Stelle nere” prende l’avvio dal ritrovamento, su un bus di linea a Firenze, del cadavere di una donna. La commissaria Valeria Bardi e il suo vice, l’ispettore Manuele Belgrandi, arrivano sul luogo del crimine e trovano una donna con un segno rosso sul collo, molti ematomi e i segni di molte coltellate all’addome. Intorno non ci sono tracce di sangue, però, e questo fa pensare che la donna sia stata uccisa altrove e poi trasportata li. Il capo della scientifica e il medico legale ipotizzano che sia stata colpita alla testa e poi strangolata. Purtroppo intorno al cadavere non vengono rinvenuti né la borsa né effetti personali, quindi la vittima rimane senza nome.

Quando la vittima è trasportata all’Istituto di Medicina Legale, Valeria Bardi, ispezionandone la biancheria intima, si accorge che c’è qualcosa cucito all’interno del reggiseno. Così, con l’aiuto di un bisturi, lo estrae e capisce che si tratta di uno scapolare, un’immagine sacra che alcune persone portano sempre con sé. La commissaria riconosce l’immagine di San Marone, il fondatore della chiesa cattolica libanese detta, appunto, maronita. Questo fa propendere la Bardi per indirizzare la zona di provenienza della vittima dal Qamar. Si tratta di uno stato vicino al Libano dove si combatte da anni una cruenta guerra civile.

Sullo scapolare c’è anche un indirizzo in arabo che corrisponde all’Istituto degli Innocenti, dove ha sede l’organizzazione internazionale dell’Unicef. La commissaria si reca nei loro uffici, e conosce Alain Touran, un funzionario, che non solo riconosce e identifica la donna dalla foto che gli viene mostrata, ma dice anche di averla aiutata a fuggire durante la sua ultima missione in Libano. Aveva finto che fosse sua moglie, ma la sua fuga si era fermata in Turchia, così Touran aveva raggiunto l’Italia in aereo mentre la vittima, Nadia Hiddad, avrebbe tentato la via del mare con gli scafisti. 

Da qui nasce un intreccio complesso che coinvolge anche una pittrice fiorentina, che conosceva la vittima, e frequenti sono i flash back che ci riportano alla guerra nel Qamar e al destino di chi cerca di fuggire dalla propria terra natia.

E proprio questi dettagli rendono il libro molto interessante, non si tratta di un semplice thriller con molta adrenalina. Inoltre il personaggio di Valeria Bardi è molto accattivante e ispira subito simpatia. Aspettiamo il prossimo libro di Maria Letizia Grossi per vedere se l’ispettore Belgrandi riuscirà a fare breccia nel cuore della commissaria.




" Stelle nere " di Maria Letizia Grossi è un thriller con respiro internazionale, molto interessante per il tema degli immigrati che vogliono arrivare in Europa. E' edito da Giunti Editore, sono 264 pagine in cartaceo ma esiste anche la versione ebook.