Massimo Carlotto sorprende i lettori affezionati all’Alligatore e alle sue vicende. Il protagonista del nuovo
romanzo è un serial killer inafferrabile, soprannominato “il Turista” perché
uccide in varie città europee, camuffandosi e mimetizzandosi fra i turisti. Le sue
vittime sono tutte donne sole, belle e, soprattutto, ricche tanto da potersi
permettere borse di Alexander McQueen, Hèrmes e via spendendo. Non è la donna il bersaglio del serial killer, infatti, ma la
sua borsa griffata, all’interno della quale c’è un intero mondo in cui potersi
immergere e godere. Abel Cartagena, omicida sociopatico, apparentemente conduce
una vita normale: si destreggia fra la moglie e l’amante grazie alla mancanza
di empatia e di rimorsi, oltre che alla sua abilità nel manipolare le persone. Si
è inventato una professione, lo studioso di musicisti poco conosciuti, che gli
consente di viaggiare molto senza destare sospetti. Proprio per compiere un
ennesimo delitto il Turista arriva a Venezia
A contrastare i suoi piani troviamo Pietro Sambo, un ex commissario stropicciato e con un
passato recente da dimenticare. Massimo Carlotto ce lo fa conoscere mentre
cerca di risalire la china, faticosamente, perché un veneziano che ha commesso
degli errori non può nascondersi nella sua città: tutti sanno tutto.
Tuttavia l’attenzione dello scrittore
è rivolta più al serial killer che, contrariamente a quanto abbiamo
visto spesso nei film e serie Tv americane, è uno psicopatico lucido e consapevole di
esserlo. A Venezia Abel Cartagena si ritrova, suo malgrado, avviluppato fra le trame torbide di un gruppo internazionale
di assassini mercenari, denominato “i Professionisti”. Per colpa di una vittima sbagliata, il serial killer si vede costretto dall’organizzazione
a uccidere per incarico loro, invece che per suo esclusivo piacere.
Un manipolatore manipolato, un assassino psicopatico manovrato da un’organizzazione sovranazionale ancora più
folle e criminale di lui. E accanto ad Abel Cartagena un’assassina seriale che
incrocia il suo cammino insanguinato, come efferati Bonnie and Clyde.
Sono molti
gli spunti di interesse e di riflessione in questa nuova prova di Massimo
Carlotto. La sua abilità nel catturare il lettore con una scrittura tesa e una
vicenda complessa non viene mai meno, e mentre la tensione scorre adrenalinica fra
le calli, osserviamo con tristezza lo scempio perpetrato ai danni di Venezia
dalle navi da crociera e dal turismo frettoloso. Ma forse la caratteristica più
particolare è la proprio la giustapposizione fra i due assassini seriali e l’organizzazione
criminale che uccide su mandato. Come se ci fosse in Massimo Carlotto una punta di “nostalgia”
per i crimini perpetrati per motivi personali, più o meno comprensibili o
giustificabili (e in fondo anche gli omicidi del Turista perseguono una loro
logica per quanto folle).
Non vi racconto nulla sull’esito del
romanzo, ma credo che, quasi sicuramente, incontreremo di nuovo Pietro Sambo.
Almeno questa è la mia speranza da fan inguaribile dello scrittore.
Con " Il turista " Massimo Carlotto passa alla Rizzoli (sarà un cambio di scuderia definitivo o è solo per rimarcare una differenza con i romanzi precedenti?); il romanzo è uscito il 1°settembre, 300 pagine da leggere d'un fiato, in versione cartacea e in ebook vedi qui