Ho intenzione di parlarvi del secondo romanzo " Un uomo al potere ", il mio preferito, più appassionante e ricco di introspezioni psicologiche rispetto al primo e più narrativamente complesso rispetto al terzo. L’autore racconta come Lorenzo de’ Medici sia
quasi costretto a prendere le redini della città e dello stato di Firenze alla
morte dal padre, e di come sia consapevole che questa decisione forzata
cambierà il suo modo di essere e di rapportarsi anche con le persone a cui
tiene.
Lorenzo deve quindi asservire con la violenza la città di Volterra e,
anche se le crudeltà perpetrate dai mercenari del suo esercito non sono state
da lui ordinate, questa terribile mattanza resterà indelebile sulla sua
coscienza. Proprio il ricorso di Lorenzo alla guerra, per mantenere il precario
equilibrio sul quale si regge Firenze, è il motivo principale che allontana da
lui il giovane ma geniale Leonardo da Vinci, suo grande amico e protetto.
E’ davvero affascinante leggere le pagine nelle quali Matteo Strukul descrive lo straordinario artista che prima lavora nella bottega del Verrocchio, e poi si
estrania da tutto e tutti per studiare l’anatomia umana al fine di rendere i suoi ritratti verosimili. Sembra poi
di entrare insieme all’autore nel laboratorio privato di Leonardo, dove progetta
e crea invenzioni strabilianti per l’epoca: l’ascensore, le ali per far volare
un uomo, le balestre rivoluzionarie e molte altre.
Epoca di grandi artisti e straordinarie opere d’arte il Rinascimento,
di grandi mecenati e soldati di ventura. Ma anche periodo di terribili guerre
intestine, pestilenze, congiure e tradimenti, bagni di sangue, esecuzioni pubbliche.
L’autore non ci nasconde nulla: con uno stile calato nell’epoca in cui vivono i
personaggi storici narra, con dovizia di particolari, banchetti sontuosi e abiti
lussuosi di cavalieri e nobildonne, ma anche drammatiche sequenze di
spargimenti di sangue. E uso il termine sequenza non a caso, perché pare di
avere davanti agli occhi una brillante serie TV.
Una caratteristica che mi ha conquistata nella prosa dell’autore è la
descrizione attenta delle donne, che siano cortigiane o nobili, ma sempre
estremamente intelligenti e furbe. Tutte in grado di indirizzare, e a volte
piegare, i voleri dei loro mariti o amanti per soddisfare esigenze, capricci, a
volte per raggiungere un bene superiore. In questo senso, ancor più di Clarice
Orsini o Lucrezia Donati, le due donne fondamentali nella vita di Lorenzo il
Magnifico, mi ha colpito la figura di Laura Ricci, che attraversa le vicende
della famiglia medicea sia nel primo sia nel secondo romanzo. Da giovanissima
prostituta da strada, poi cortigiana bellissima e scaltra, tutte le sue azioni
sono votate alla vendetta contro i Medici, dapprima a causa di un errore di
persona, poi perché colpevoli di avergli ucciso gli unici amori della sua vita.
Pur amando la storia e avendola studiata a lungo, non sono
particolarmente attratta dai romanzi storici, eppure Matteo Strukul mi ha
davvero stregata: finito il primo libro dedicato ai Medici, ho subito iniziato
e finito il secondo, e ho “dovuto” iniziare subito dopo il terzo, che ha per
protagonista Caterina de’ Medici. Lo stile di Matteo Strukul, ereditato
del feuilleton ma tuttavia moderno e colto, storicamente ineccepibile, crea dipendenza: un romanzo tira
l’altro.
La trilogia " I Medici" di Matteo Strukul comprende " Una dinastia al potere ", " Un uomo al potere " e " Una regina al potere ", editi dalla Newton Compton Editori sia in versione cartacea, in tutte le librerie, sia in versione ebook che potete acquistare anche direttamente dal sito della Casa Editrice qui
La trilogia " I Medici" di Matteo Strukul comprende " Una dinastia al potere ", " Un uomo al potere " e " Una regina al potere ", editi dalla Newton Compton Editori sia in versione cartacea, in tutte le librerie, sia in versione ebook che potete acquistare anche direttamente dal sito della Casa Editrice qui
Recensione scritta originariamente per MilanoNera, lo potete leggere anche sul sito :