domenica 2 luglio 2017

" Nero assoluto " di Andreas Pflüger e di come si possa uscire dall'oscurità grazie alle regole dei samurai.





Andreas Pflüger, sceneggiatore tedesco di successo, con " Nero assoluto ", il suo secondo romanzo ma primo pubblicato in Italia, ha creato con Jenny Aaron un personaggio assolutamente unico che sconcerta e attrae fin dalle prime pagine. Il nero assoluto del titolo è l’oscurità totale in cui vive la protagonista, unica donna in un corpo speciale della polizia tedesca, che rimane cieca dopo essere stata ferita in una missione a Barcellona.

Scoprire come ha poi re-imparato a muoversi, essere autonoma e “sentire” persone e oggetti anche meglio di una persona vedente, è davvero affascinante. Si comprende subito che lo scrittore ha studiato a lungo l’adattamento e la rieducazione alla vita normale delle persone che hanno perso la vista. Ma Aaron è molto più di una ex-poliziotta che riprende a vivere dopo un terribile incidente: lei è una samurai donna, che segue le regole del Bushido, il codice di condotta dei samurai giapponesi. Sia per chi conosce un poco le regole del Bushido, come la sottoscritta, sia per chi non ne ha mai sentito parlare, è davvero interessante vedere come tutta la vita di Aaron si adatti alle norme etiche del samurai e, nello stesso tempo, ne tragga forza e coraggio per vivere dopo l’incidente che le ha sconvolto la vita.  

Grazie alla sua straordinaria determinazione Aaron arriva ad essere una profiler, pur essendo cieca, e mantiene sia le sue eccezionali doti di combattimento corpo a corpo sia la capacità di fare sempre centro al poligono con la sua pistola. Eppure l’oscurità non è solo attorno a lei, ma anche nella sua anima: in quella missione a Barcellona è stata costretta a lasciare sul campo l’uomo di cui era innamorata. Nonostante lui si sia poi salvato, Aaron è convinta di aver trasgredito le regole del Bushido, prima ancora di quelle della polizia, anche se ha perso parte dei ricordi di quanto accaduto. I suoi ex colleghi richiedono però il suo aiuto proprio per catturare Holm, il feroce assassino che l’ha resa cieca. Proprio grazie a questa durissima caccia all’uomo, Aaron potrà finalmente scoprire cosa sia successo quel giorno a Barcellona.

Ma attraverso digressioni qua e là Andreas Pflüger ci fa comprendere meglio il carattere della protagonista: vediamo l’elenco degli odori preferiti, dei rumori che odia, degli oggetti che ama toccare Aaron. E scopriamo l’umanità di Aaron nei rapporti con il collega Pavlick e la moglie Sandra, che sono la sua unica famiglia dopo la morte del padre, ex comandante di un corpo speciale della polizia. E’ lì che Aaron, sempre chiamata per cognome come tutti i suoi colleghi dall’autore, diventa per noi Jenny, e da donna quasi invincibile nonostante la cecità, mostra i suoi sentimenti e debolezze.

Ma non si pensi che Andreas Pflüger abbia scritto un thriller psicologico: “Nero assoluto” è uno dei romanzi più adrenalinici che io abbia mai letto, e le azioni e i colpi di scena si intrecciano in maniera così veloce e appassionante, nonostante l’arco di tempo di sole 36 ore, che non si riesce ad abbandonare il libro. Si finisce con il “sentire” le persone come le sente Aaron, ci si trova appostati in mezzo alla neve per cercare di liberare ostaggi, si cerca di capire, attraverso ricerche spasmodiche e intuizioni geniali, chi e perché voglia vendicarsi di Aaron.

E si finisce anche con il lottare per la vita insieme ad Aaron, nella consapevolezza che l’essere umano è dotato di straordinarie capacità di cui spesso non è consapevole, tanto che, verso la fine, non ci si stupisce di leggere che Aaron guidi un’auto: la sua cecità non è più un handicap ma un punto di forza rispetto ai suoi colleghi.

Aaron riuscirà anche a uscire dall’oscurità interiore in cui era caduta dopo la missione a Barcellona, e a perdonarsi per quell’atto che credeva vile. E lo farà in modo doloroso e imprevisto perché Andreas Pflüger sa usare i colpi di scena e i capovolgimenti di fronte in maniera davvero magistrale. Spero non solo di leggere presto un nuovo romanzo con Jenny Aaron come protagonista, ma mi auguro anche che diventi personaggio di un film o di una serie tv: lo stile emozionante e la notevole introspezione psicologica nella scrittura dell'autore sono fattori vincenti.



Andreas Pflüger nato nel 1957 in Turingia, vive a Berlino ed è uno dei più apprezzati sceneggiatori tedeschi: ha firmato la sceneggiatura de “Il nono giorno” e “ Strajk” di Volker Schloendorf e venti episodi della popolare serie poliziesca televisiva Tatort. Arrivato in finale al Crime Cologne Award 2016, “ Nero Assoluto ” è il suo secondo romanzo, e il primo di una serie con Jenny Aaron come protagonista. 


“ Nero assoluto “ è tradotto ottimamente da Monica Pesetti ed è pubblicato in Italia dalla Emons Italia: 416 pagine che vi trascineranno in un vortice di azioni e colpi di scena. E’ disponibile sia in versione cartacea sia in ebook e potete acquistarlo direttamente sul sito della  Emons  qui:



Recensione scritta originariamente per MilanoNera, la potete leggere anche sul sito qui:

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