Questo romanzo è un thriller psicologico che comunque ha
un’elevata dose di adrenalina, tanto che si deve arrivare fino in fondo per
scoprire la verità. Charlotte ha una figlia, Stella, di nove anni. Stella è una
bambina diversa dagli altri: iperattiva, curiosa, legge libri specialistici per
adulti, ha un’intelligenza fuori dal comune.
Nello stesso tempo ha dei comportamenti strani: bisogna
metterle nel piatto gli ingredienti del pasto ben suddivisi, fare il bagno per
lei è una tragedia, e così via.
Fortunatamente Charlotte ha l’aiuto della tata armena,
Blanka, che ha un ottimo rapporto con Stella, tanto che riesce a farle fare
cose che la madre non riesce invece.
Blanka è una persona particolare, non parla molto e Charlotte
non sa niente della sua vita privata. Ma siccome Stella con lei è tranquilla e
felice, Charlotte accetta tutte le stranezze di Blanka. Mentre Charlotte sta
affrontando una seconda gravidanza molto complicata e rischiosa,
improvvisamente Blanka si licenzia senza preavviso. Alcuni giorni dopo viene
trovata morta affogata in una piscina.
Charlotte conosce la mamma di Blanka, che le dice che la
figlia non è morta per un incidente, ma si è suicidata. Charlotte non riesce a
capire cosa possa essere successo a Blanka, ma nel frattempo deve occuparsi di
Stella e della sua gravidanza.
Stranamente Stella ha un comportamento più docile e
tranquillo, si fa il bagno senza problemi e così via. Charlotte, dapprima
felice per questo cambiamento nella figlia, poi comincia a preoccuparsi perché
Stella comincia a ripetere gli stessi gesti di Blanka, prima di addormentarsi
dice frasi in una lingua sconosciuta. Poi Charlotte trova il diario di Stella,
pieno di frasi sempre in una lingua sconosciuta, che si scopre essere l’armeno.
Qui la tensione del libro si fa forte, perché Charlotte è convinta che Stella
sia in pericolo, ma nessuno le crede: né il marito, sempre troppo occupato con
il suo lavoro, né le sue amiche.
Apparentemente sembra che l’anima di Blanka abbia preso
possesso di Stella, e Charlotte, nello stesso tempo, finisce per dipendere
dalla volontà della madre di Blanka per portare avanti la sua gravidanza.
Ci sono vari colpi di scena che non anticipo, ma questo
thriller mi ha davvero preso, e non riuscivo a capire come sarebbe andato a
finire. Lascio ai lettori, specie agli amanti dei thriller psicologici,
scoprire da soli come si evolve la vicenda fino alle ultime pagine.
"La tata" di Helena Echlin sono 420 pagine in brossura, edito da Editrice Nord, è un thriller intenso e particolare che suggerisco a tutti, anche a chi non legge questo genere.
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