venerdì 9 gennaio 2015

"La tela del ragno" ovvero un giallo brillante...







In questi ultimi giorni si fatica è davvero difficile trovare spunti per sorridere e meno ancora per ridere.
La spettatrice attenta, che in genere predilige gli spettacoli seriosi, magari anche un pochino "noiosi", stavolta consiglia "La tela del ragno" di Agatha Christie, in scena fino a domenica al Teatro Vittoria.

Un giallo di Agatha Christie, quindi un classico, eppure nello stesso tempo diverso da altre opere della scrittrice, perché non solo si sorride alle battute sempre ironiche, ma addirittura si ride per quasi tutta la durata dello spettacolo.

Nell'ottima traduzione di Edoardo Erba, con la regia di Stefano Messina, i personaggi entrano ed escono dalle porte nel salotto dove è avvenuto l'omicidio (che sempre di giallo si tratta), con tempi perfetti anche nelle battute, e il pubblico apprezza molto.
La suspense non viene meno, nonostante l'apparenza di commedia brillante, e il colpevole, almeno per la spettatrice attenta, rimane avvolto nel mistero fin quasi alla fine della pièce.

Gli attori della compagnia tutti bravissimi, a parte qualche "sbavatura" qua e là nelle battute (ma la spettatrice attenta ha assistito a una delle primissime repliche).
Menzione speciale per Viviana Toniolo, una giardiniera dal passato "equivoco", e per Kataklò, il primo cane attore mai visto sul palcoscenico: senz'altro più bravo di tanti attori umani.

Uno spettacolo ben fatto, ironico, spumeggiante ma mai volgare, che consente di dimenticare per un paio d'ore tutto il mondo fuori, e di uscire da teatro con il sorriso sulle labbra. E non è poco. 





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