mercoledì 15 luglio 2020

" La perla nera " di Liza Marklund, o del paradiso terrestre.







Il nuovo romanzo della Marklund è ambientato in un paradiso terrestre: una piccolissima isola al largo delle isole Cook. La protagonista, Kiona, insieme alla sua famiglia, vive dell’allevamento di ostriche da perle.  La descrizione di questo luogo così come delle usanze e dei cibi di questa comunità Maori, è veramente suggestivo e verrebbe voglia di partire subito per andarci a vivere.

Ma l’isola è tagliata fuori dal mondo, dato che da alcuni anni nemmeno le navi di trasporto merci ci fanno scalo. La popolazione ha dovuto necessariamente diventare autarchica in tutto e per tutto, e non per propria volontà. 

Un giorno, durante un ciclone, un yacht s’incaglia sugli scogli dell’isola. Unica persona a bordo Erik, uno svedese che viene salvato dalla gente del posto. E’ inevitabile che nasca una storia d’amore fra Kiona ed Erik, dalla quale nascono due figli: Johan e Iva. 

Kiona vorrebbe andarsene da lì, studiare altrove, conoscere la Svezia. Erik invece è completamente pacificato e felice, come se il suo passato, di cui non parla mai, sia un pericolo da cui tenersi alla larga.

Ma alcuni anni dopo arriva sull’isola un altro yacht, con uomini armati a bordo, e questi prelevano Erik e lo portano via. Che cosa avrà mai combinato nella sua vita precedente? Toccherà a Kiona scoprirlo, mettendosi sulle sue tracce, arrivando a Los Angeles per raggiungere Londra, per poi arrivare a Dar er Salam per approdare infine in Svezia. 

Liza Marklund è molto brava nel tenere il tasso adrenalinico sempre elevato e anche i personaggi secondari sono ben delineati. Sotto la storia d’amore, c’è una chiara critica al potere delle banche internazionali e all’influsso che il denaro ha sulla vita e sull’anima delle persone.

Un thriller che offre senz’altro spunti di riflessione al lettore, senza perdere di vista il suo compito principale, e infatti i colpi di scena sono fino all’ultima pagina.


" La perla nera " di Liza Marklund edizioni Marsilio, sono ben 512 pagine tradotte da Laura Cangemi, e potete trovarlo in entrambe le versioni, ebook e cartaceo.




Recensione scritta originariamente per MilanoNera e infatti la trovate anche qui:










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