venerdì 31 luglio 2020

" A proposito di niente ", la divertentissima autobiografia di Woody Allen.









" A proposito di niente ", l'autobiografia di Woody Allen, non delude i suoi fan, e nemmeno gli appassionati di cinema. A partire dall'esilarante descrizione dei genitori e di tutta la sua famiglia, che pare uscita da una delle sue sceneggiature. Di pari passo scopriamo che il giovanissimo Woody Allen fino a diciassette anni non aveva letto altro che fumetti. 

Era anche un appassionato di radio e di cinema e i suoi film preferiti erano, come le chiama lui, le "champagne comedies". Film ambientati in attici enormi dove uomini molto eleganti corteggiano donne bellissime: insomma quei film in cui recitavano Katharine Hepburn, Spencer Tracy, Cary Grant e così via. Ma il film capolavoro per lui è sempre rimasto " Un tram che si chiama desiderio" (come non dargli ragione?). 

L'incontro di Woody Allen con i libri avviene quando comprende che per fare la corte alle ragazze deve leggere quei libri di cui tutte le ragazze parlano. 

La carriera artistica di Woody Allen inizia invece come illusionista a quattordici anni. Contemporaneamente scrive dei temi scolastici che contengono battute che fanno ridere tutti, e allora comincia a inviarle ai giornali. Da questo a diventare autore di battute per i più famosi comici dell'epoca fino a essere lui stesso stand-up comedian, il passo è breve.

Il lato interessante della narrazione è che non sembra di leggere l'autobiografia di uno dei registi più famosi del mondo, perché l'ironia e la leggerezza con la quale Allen racconta degli incontri fortunati, come del costante, giornaliero lavoro di scrittura, ce lo fanno apparire come uno di noi.

Ovviamente ci sono ampi stralci dedicati alla sua vita privata: dal primo matrimonio, giovanissimo, terminato in modo cordiale, alla relazione con Diane Keaton. E qui è curioso scoprire che uno dei miei film preferiti " Io e Annie " è stato girato quando i due già si erano separati e lei si era trasferita in California, proprio come nel film (c'è molto del Woody Allen privato nei suoi film).

Quindi è davvero illuminante scoprire quali siano i film che lui ha amato di più e che spesso sono quelli che hanno avuto meno successo al botteghino. Poi ci sono i problemi con i produttori, e con gli attori (anche se di questi ultimi Allen parla sempre con grande ammirazione e stima). 

A un certo punto avviene l'incontro con Mia Farrow e una buona parte del libro è dedicata alla relazione e alla causa che ne seguì, con le terribili accuse che la Farrow rivolse al regista.

Questa parte avrebbe potuto essere noiosa, invece è piena di sarcasmo (e di grande amore per tutti i ragazzi coinvolti loro malgrado): alla fine non si può che essere convinti della sua innocenza.

L'ultima parte è dedicata alla sua vita con Soon Yi, con la quale è sposato ormai da 22 anni, e con le due figlie, anch'esse adottive. 

In conclusione, un libro scoppiettante e arguto, che vi farà ridere, sorridere e anche meditare (sui rapporti fra uomini e donne, per esempio). Da leggere assolutamente. 






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