venerdì 24 aprile 2020

"La seconda porta " di Raul Montanari, di tradimenti e di amicizia.








In quest’ultimo romanzo  di Raul Montanari il protagonista è Milo, che in società con l’amico Pietro dirige un’agenzia pubblicitaria. I compiti fra i due sono ben definiti: Pietro si occupa della parte amministrativa e crea, con l’aiuto di vari collaboratori, le campagne che “fanno soldi” . Milo, invece, si occupa delle campagne sociali che danno visibilità positiva. 


Improvvisamente muore l’anziana coppia che viveva nell’appartamento sopra quello di Milo, e lui acquista dal figlio la casa, che quando sarà sistemata e unita al suo appartamento diventerà un’abitazione anche troppo grande per lui. Infatti l’uomo vive solo: la sua donna l’ha lasciato dopo che lui si è rifiutato di sottoporsi alla fecondazione assistita.

Una sera Milo sente dei rumori provenire dal piano superiore, che è vuoto. Salendo a controllare scopre che Adam, un ragazzo tunisino, si è rifugiato lì. Il ragazzo era nel gruppo che aveva aiutato Milo a svuotare dai mobili l’appartamento dei due anziani. Adam aveva scoperto (e prima di lui Milo) che nell’appartamento c’è una porta segreta, " La seconda porta " appunto, che attraverso una scala conduce all’esterno.  Il ragazzo racconta a Milo di essersi nascosto lì perché è arrivato in Italia con un barcone, come migliaia di altri esseri umani, ma ha poi denunciato gli scafisti e questi ultimi vogliono vendicarsi. Adam racconta poi a Milo che nella fuga ha perso la vita suo fratello maggiore Tariq. 
Milo, dapprima scettico poi sempre più empatico nei confronti di Adam, accetta di nasconderlo e poi gli compra scarpe e vestiti, quasi come fosse un surrogato del figlio che non ha voluto avere. 
Ma la vicenda è molto più complessa di come sembri, e a insinuare il dubbio sulla sincerità di Adam è il personaggio “ricorrente” di Raul Montanari: quel Ric Velardi che gira sempre con un barattolo di salsa di soia speciale in tasca. 

A questo punto Milo si trova di fronte a due grossi problemi: rivelare o no al tutore di Adam, suo grande amico nonché cliente, che sta nascondendo il ragazzo a casa sua? E poi deve credere alla narrazione di Adam o a quella ancor più terribile di Ric Velardi?

Non aggiungo altro per non fare spoiler, ma nel romanzo di Montanari vengono toccati molti temi importanti: la maternità e la paternità, la possibilità di fare davvero del bene e alle persone giuste, il tradimento e, come sempre nei suoi libri, l’amicizia. Un noir che continua ad apparirmi, come i precedenti, anche un romanzo di formazione, dove nessuno è perfetto né ha la verità in tasca. Con il suo stile secco e profondo insieme, Raul Montanari ci racconta una faccia dell'Italia che spesso non vogliamo guardare.


" La seconda porta " di Raul Montanari edizioni Baldini+Castoldi sono 348 pagine che leggerete d'un fiato, disponibile in cartaceo e in ebook.



Nessun commento: