domenica 19 aprile 2020

" Parlami di lei " di Francesco Lisa, una storia romantica con una tematica seria.

Ho deciso di aggiungere una nuova categoria ai libri di cui vi parlo, anzi vi scrivo, quindi da oggi troverete il tag “La gerla”. Che cosa andrà sotto questa etichetta? Una miscellanea di libri che non saranno mai le ultime uscite, ma libri pubblicati tempo addietro, libri che magari non hanno avuto abbastanza successo o pubblicità ma a me sono piaciuti, opere di autori esordienti, magari poesie e classici evergreen. Di tutto un po’, insomma, ma fuori dagli schemi, sono aperta ai suggerimenti come sempre. Che ve ne pare di quest’idea?
Intanto tiriamo fuori subito dalla gerla 



“ Parlami di lei “ di Francesco Lisa, Edizioni Convalle.





Questo romanzo smilzo dalla copertina bellissima (il bambino è il figlio dell'autore), mi ha letteralmente "chiamato" allo stand della CE, durante più Libri più Liberi, mentre Stefania Convalle, la deus ex machina delle Edizioni Convalle, mi indirizzava verso altri libri. Ma io ho preso questo, ho conosciuto l'autore e ora, a distanza di qualche mese, l'ho letto e ve ne scrivo.

" Parlami di lei " di Francesco Lisa è innanzitutto la storia di un grande amore, l'amore del giovane protagonista, Antonio, per la sua terra d'origine, la Sicilia. La vicenda si svolge durante le vacanze estive, quando il giovane rientra con i genitori in Sicilia, partendo da Genova. Nel piccolo paese dove è diretto troverà tutto: gli amati nonni, la fidanzata Elena, gli amici: ho amato molto questa narrazione, perché anche io per anni, partendo dal nord, ho trascorso le mie vacanze nel paese di origine dei miei nonni in Puglia, e ho riscoperto sensazioni molto simili. 

Sono giorni spensierati, di gite e di bagni nel mare, di passeggiate (e altro) con la fidanzata Elena. Giorni in cui Antonio si sente la persona più amata della terra: dai genitori, dai nonni, dalla fidanzata, dagli amici, persino i genitori della fidanzata si sono affezionati a lui. 

C'é solo un particolare che lo turba: un incubo che lo perseguita, e che scopre in seguito essere legato a un luogo che esiste davvero nella campagna del suo paese. 

Non aggiungo altro per non fare spoiler, ma il romanzo ha uno stile fresco, aggraziato, le parole in dialetto siciliano nulla tolgono allo stile, anzi rendono l'atmosfera al meglio. Forse un'aggettivazione meno estatica nei confronti della fidanzata sarebbe stata gradita, ma all'amore non si comanda...

L'unico vero neo, a mio parere, è lo squilibrio di pagine fra la parte allegra, giocosa, goliardica della vacanza e la parte finale seria, quando Antonio capisce il senso dell'incubo. 

Devo però dare atto all'autore di aver trattato un tema importante e attuale in modo attento e senza cadere nel patetico. Capirete di quale tema si tratta leggendo il romanzo...














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