venerdì 5 giugno 2020

" La follia dei Flood ", ovvero come risolvere le follie altrui scansando le proprie.






Tutto in questo romanzo è stravagante e straordinario. A partire dal lavoro che svolge la protagonista Maud: avete presente quelle serie tv americane sugli accumulatori seriali? Ecco, lei viene inviata dal’assistenza sociale londinese a cercare di rendere vivibili le case di uomini e donne che per vent’anni e più hanno accumulato ogni sorta di ciarpame, nonché di spazzatura nelle loro abitazioni.  

“ La follia dei Flood ” di Jess Kidd è però così ironico fino all’humour più nero, e poetico nel contempo, che non si prova schifo, leggendo come è ridotta la casa del suo ultimo assistito, Cathal Flood, ma solo pietà per la fragilità umana. 

Come se non bastasse Maud ha un’amica transgender che ama gli abbigliamenti stravaganti, è agorafobica e appassionata di libri gialli. Maud ha anche una schiera di angeli e arcangeli che la seguono, da S.Raffaele a S.Valentino, fino ai santi irlandesi più misconosciuti, che anziché proteggerla la prendono in giro per le sue fissazioni. Fin qui tutto chiaro, ma dove sta il giallo o il thriller? 

Di gialli ce ne sono addirittura due: il primo riguarda la sparizione di Deidre, la sorella adolescente di Maud, svanita senza lasciare tracce quando lei era bambina. Il secondo giallo riguarda la moglie di Cathal Flood, morta molti anni prima: Maud è infatti convinta che sia stata uccisa e che ci sia un legame fra quella donna e la sorella scomparsa.

Non aggiungo altro, perché ci sono altri personaggi interessanti ma se ve ne racconto potrei creare degli spoiler. Il noir, con tocchi di gotico, è davvero a tratti esilarante a tratti agghiacciante, ma alla fine Maud risolverà tutto, o quasi.


" La follia dei Flood " di Jess Kidd, edizioni Bompiani, traduttore Sergio Claudio Perroni, è un romanzo insolito di 368 pagine che potete trovare sia in cartaceo sia in ebook. 





Recensione scritta originariamente per MilanoNera e infatti la trovate anche qui






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