lunedì 8 giugno 2020

" I cieli di Philadelphia " di Liz Moore, e le strade disagiate di Kensington.







Liz Moore ci fa conoscere Kensington, una delle zone più malfamate e devastate dall’uso di droghe di tutta Philadelphia, ma per farlo non si serve del solito binomio poliziotto buono con fratello delinquente. Difatti in “ I cieli di Philadelphia ” le protagoniste sono due ragazze, una poliziotta, Michaela detta Mickey, e la sorella Kacey, ormai persa da anni nel gorgo dell’eroina e della prostituzione.

Con l’alternarsi fra l’allora e l’adesso, l’autrice è brava nel mostrarci come avere una madre e un padre entrambi tossicodipendenti, non ti lascia molta speranza di avere una vita normale, anche se sei in una famiglia irlandese. 

In questa famiglia c’è anche una nonna, che è quanto di più lontano dagli stereotipi si possa immaginare. Gee ha sofferto molto per la figlia, e cerca in tutti i modi di far capire alle due nipoti che là fuori ci sono solo lupi. Così maltratta le ragazzine, è anaffettiva, arriva a impedire a Michaela di iscriversi all’università.

Mickey diventa così una poliziotta, ma anche fra i suoi colleghi ci sono i lupi, non crediate agli eroi con i distintivi. Un lupo lo incontra anche lei, ma è convinta sia un angelo, perché è il primo uomo che bacia a diciott’anni, mentre la sorella ha baciato un ragazzo per la prima volta a dodici anni.

Mickey e Kacey, il sole e la luna, le due facce della stessa medaglia, che non potrebbe esistere senza entrambe. E infatti Mickey controlla Kacey, che si prostituisce per strada, si preoccupa e va a cercarla quando sparisce.

E poi c’è Thomas, il piccolo figlio di Mickey, la sua ragione di vita, il suo raggio di sole nelle giornate gelide di dicembre. E quanto è difficile fare la poliziotta da mamma single, e lasciare tuo figlio nelle mani di baby sitter improvvisate. 

Mickey però è in gamba, e infatti si accorge per prima che a Kensington c’è un omicida seriale che uccide le prostitute. Il suo primo pensiero è per la sorella, e per ritrovarla si caccia in situazioni molto rischiose.

“ I cieli di Philadelphia ” si legge come se fosse un film che scorre davanti ai nostri occhi, e Mickey è la versione giovane, donna e ancora incorrotta del Travis di “Taxi driver”. Dall’auto della polizia si vedono solo case abbandonate, negozi-tutto-a-un-dollaro e bar sporchi e mal frequentati. Eppure anche a Kensington a volte arriva un filo di speranza, e chi è bravo ad aggrapparcisi può avere salva la vita. 




Recensione scritta originariamente per MilanoNera e la trovate infatti anche qui





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