Con " Buffet al veleno. La cuoca Katharina e il terribile sospetto", siamo ormai al quinto libro dell'autrice tedesca Brigitte Glaser con protagonista la simpatica cuoca Katharina Schweizer. In questo romanzo la brillante cuoca deve affrontare un'indagine necessaria a salvaguardare la sua creatura, il "Giglio Bianco", raffinato ristorante sulla riva del Reno a Colonia.
Dato che il ristorante è frequentato dalla migliore
clientela, ma gli affari non vanno benissimo, Katharina si ritrova ad
arrotondare con il servizio di catering. Durante un ricevimento in un lussuoso
e modernissimo grattacielo, la protagonista incrocia fra gli invitati Minka,
che lavora per lei come lavapiatti. Se durante le serate lavorative la ragazza
appare scialba e molto timida, in quell’occasione davanti agli occhi di
Katharina si svela una ragazza sexy ed estroversa, che attira le attenzioni di
tutti gli uomini presenti.
Minka nei giorni seguenti non si presenta al lavoro presso il
ristorante, causando un notevole problema a Katharina che si trova sguarnita
nel personale. Ma la catastrofe è dietro l’angolo: il corpo delle ragazza viene
ritrovato nel Reno, e sulle prime le indagini portano a pensare a un suicidio.
Katharina e la sua aiutante Arin, che era molto amica di Minka, sono molto
scettiche su questo fatto, nonostante la doppia vita della ragazza morta dia
adito a parecchie congetture. Ma quando le indagini cominciano a convergere sul
probabile omicidio, ecco che il principale indagato è proprio Ecki, secondo
chef del ristorante nonché compagno di vita di Katharina.
La povera donna deve anche fronteggiare l’ansia di dover
chiudere il ristorante, non solo perché il suo compagno di lavoro e di vita si
rende irreperibile, ma anche perché l’anziano proprietario dell’immobile dove
si trova il ristorante muore improvvisamente. Riuscirà Katharina a ottenere un
rinnovo del contratto di affitto dagli eredi del defunto? E che legame c’era
fra Ecki e Minka, che per mesi hanno lavorato insieme sotto i suoi occhi nella
cucina del ristorante?
I personaggi del romanzo sono brillanti e ben caratterizzati,
e il libro è godibile anche da chi non avesse letto i precedenti. Non manca la
tensione, che viene abilmente dosata
con la descrizione del lavoro di Katharina, nei dettagli della preparazione
delle cene del suo ristorante e nelle passeggiate nelle varie zone eterogenee
di Colonia. E forse proprio queste due caratteristiche rendono i gialli di
Brigitte Glaser molto appetibili: io
stessa ho dovuto ricredermi sulla scarsa fantasia o ricercatezza della cucina
tedesca, e ho inserito Colonia fra le mete turistiche europee da non
trascurare.
Katharina però non riuscirà da sola a sbrogliare
l’intricatissima matassa, dove anche lo spionaggio industriale e il
comportamento squallido dei suoi competitors ristoratori hanno una grande
importanza. Il commissario Brandt, una new entry nei romanzi della Glaser,
aiuterà l’eclettica e vivace cuoca a scoprire la verità. Non vi svelo nulla sul
lieto fine delle indagini, ma questo Brandt mi piace molto, e vorrei che entrasse
a far parte della vita di Katharina, vista la comune passione per la cucina. Chissà
se Brigitte Glaser ha già seguito il mio consiglio…
" Buffet al veleno. La cuoca Katharina e il terribile sospetto " di Brigitte Glaser, è un giallo davvero godibile di circa 330 pagine, ottimamente tradotto da Stella Maris e pubblicato dalle Edizioni Emons, specializzate in Gialli Tedeschi. Potete acquistarlo sia in versione cartacea sia in ebook, anche direttamente sul sito della Casa Editrice.
Recensione scritta originariamente per MilanoNera, infatti la potete leggere anche qui
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